La cantina Germano si trova proprio nei locali della cascina vescovile dedicata a San Martino di Mercenasco e questo ha caratterizzato la forma delle etichette che contraddistinguono i vini con uve provenienti da singoli vigneti (cru) infatti essa vuole ricordare la mitria del vescovo.

La forma dell'etichetta Germano Angelo ricorda la mitria del vescovo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La prima chiesa di La Morra fu intitolata a questo santo frate e fu eretta nei fini di Mercenasco ovvero la frazione in cui risiede la cantina Germano Angelo. E' difficile calcolare gli anni della fondazione: è certo comunque che la pieve di San Martino di Mercenasco esisteva alla fine del XII secolo. E attorno ad essa furono impiantati iprimi vigneti. Accanto alla cappelletta di cui si conserva ancora l'abside e un delicatissimo affresco fu costruita la chiesa attuale della Frazione Annunziata. Successivamente, quando sulla cima del colle sorse il villaggio di Murra, la nuova chiesa parrocchiale fu ancora intitolata a San Martino e fu eretta là dove attualmente si trova la chiesa di San Sebastiano.

La Morra non poteva scegliersi un santo protettore migliore di Martino. Perché? Negli anni bui del primo Medioevo la coltivazione della vite soppravvisse in virtù del fatto che il vino entrava nel rito della messa: per cui abati e vescovi s'ingegnarono affinché questo prodotto non venisse mai a mancare. Narrano quindi le cronache vitivinicole che quando frate Martino divenne Vescovo di Tours nel 371 portò la vite in quella regione che adesso è tanto famosa per i vini della Loira. Infatti gli viene perfino attribuito di aver reintrodotto la tecnica della potatura trasmessa dai Romani e andata poi perduta negli anni della caduta dell'impero. Biografi zelanti e un pò pasticcioni attribuiscono a Martino ciò che era già stato attribuito agli antichi Greci: di aver appreso la potatura osservando un asino brucare i tralci.

 

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